venerdì 9 ottobre 2009

Traffico

Quello che mi fa incazzare di Milano
Possibile che con tre linee della metropolitana, una fitta rete di tram, filobus, ed autobus, debba sempre esserci una colonna di macchine in ogni strada.

Possibile che si debbano usare mezzi che pesano 1500kg di metallo e plastica, che sviluppano potenze pari a 100 cavalli vapore, con la capacita di muoversi in sicurezza alla velocità di 200km/h, e con capacità di carico di circa 700kg. Tutto ciò per portare in giro in media per non più dì 20 km, il peso di 70kg di persona flaccida all’impressionante velocità media di 25km/h.
Possibile che si consideri normale avere una fila interminabile di stufe a petrolio al passo d’uomo che inquinano e degradano l’ambiente in cui viviamo.
La soluzione? Facilissima! Milano è piccola, piatta, con una rete di mezzi pubblici già abbastanza efficiente e sufficiente e che in assenza di traffico di superficie, incrementerebbe notevolmente la sua efficienza e di cui sarebbe facile e veloce incrementarne la capacità di trasporto.
Per cui si prende un compasso, si prende una mappa di Milano, si apre il compasso per un raggio di 7,5km sulla mappa. Lo si punta sulla capoccia della madonnina, e si fa un bel cerchio! Lì ci si muove solo a piedi, in bici, in monopattino, coi pattini, in skate, a gattoni, strisciando, su un monoruota. Oppure utilizzando i suddetti mezzi pubblici. Nelle vicinanze delle stazioni di metro in prossimità della circonferenze si fanno dei parcheggi sotterranei per chi viene da fuori. Ed incredibilmente questa sfigata, grigia umidiccia città potrebbe anche cominciare a piacermi.
Idiozia Umana..
Per Roma invece non ci sono speranze
Gia con la Lex Julia Municipalis del 45 A.C. Giulio cesare vietava il transito di carrozze private nel centro città, dal sorgere del sole all’ora decima, potevano circolare solo i carri entrati nella notte. Ovviamente furono costruiti parcheggi di sosta (ad es. All’ inizio di via Appia) dove far aspettare la notte ai carri. Ah, poi per evitare che le carrozze passassero nelle zone vietate, come le piazze, venivano messe nelle vie di accesso pietre che ne bloccassero il passaggio e per fargli limitare la velocità in prossimità di tali zone le strade venivano rese volutamente sconnesse.
La legge poi per le varie deroghe prima ad una categoria poi ad un'altra, finisce a quel paese.
E nel IIsec D.C. Adriano si lamenta della puzza causata dallo strato di letame sulle strade causato da traffico di carrozze, della arroganza nel condurle e del fatto di vedere traini di 4 cavalli per trasportare una sola persona per poche centinaia di metri.
Non abbiamo speranze.


“A che serve possedere una carrozza ultimo modello, leggera, filante, veloce, tirata da quattro destrieri purosangue quando poi all'incrocio con la Via Sacra sono tutte l'una in fila all'altra ferme nell'ingorgo reciproco, a che serve questo progresso tecnologico della velocità quando un pedone nella stessa via supera con le sue sole gambe cento carrozze in fila ferme." Adriano -Memorie - 125 d.C.

Fonti: http://www.trafficparking.it/pdf/2004-6-p18.pdf
Fonti: http://cronologia.leonardo.it/storia/anno119.htm

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