venerdì 4 dicembre 2009

Dunque

Non ho più tempo per curare il Blog, e quindi va in letargo, siamo d’Inverno.. la stagione è quella giusta.
Lavoro, studio e vita mi lasciano poco tempo per fare ricerche e documentazioni per produrre post degni di tale nome.
Quando tempo e voglia mi permetteranno di realizzare qualche articolo interessante allora riaprirò questo non-posto, dandogli anche un tocco di estetica.

Non centra niente con questo ma segnalo una bella lettera di Pasolini, hostata in un post su NazioneIndiana, bel sito, così.. perché è di valore.. sia la lettera che il sito.
http://www.nazioneindiana.com/2009/11/26/pate-de-foi-bourgeois-pier-paolo-pasolini/

Arrivederci a tutti,
e non vi preoccupate, quando il blog tornerà attivo lo comunicherò da qualche parte.

giovedì 12 novembre 2009

Frutta in eccesso


Quest’anno l’alberello di Feijoa mi ha fatto due cassette di frutta, e non sapevo veramente che cavolo farci! Abito da solo e non ne posso consumare più di tanto. Era un peccato buttar via tutti quei frutti.

Per cui ho avuto l’illuminazione.. Ce faccio a marmellata!!
Detto fatto, un occhiata alle ricette, un’ora e mezza di manodopera e sono usciti fuori 2 vasetti. E’ venuta solo un pochetto troppo dura perché l’ho cotta troppo, ma era la prima volta che lo facevo ed avevo paura di cuocerla poco e che dopo mi fermentasse. Comunque è assolutamente spalmabile.. ed ovviamente buona!

Se lo potesse sapè mi nonna che me sono messo a fà la marmellata.. sai che risate..

giovedì 5 novembre 2009

La Caldaia

Ci sono dei vantaggi ad avere i termosifoni che non si riescono ad accendere a Novembre.

Si risparmia sul gas,
si bruciano i grassi in eccesso del corpo,
quando si esce di casa non si teme il freddo.

Insomma una bella fortuna.

Disegnare un Triskele


Nell’ormai “opera incompiuta” che ho lasciato a Lugano, ho decorato gli angoli superiori con due triskeli, che insieme alla cornice a treccia intrecciata danno una bella facciata in stile Irlandese.
Mia sorella ha apprezzato molto e mi ha fatto notare che non era proprio banale la tecnica che ho usato per farli. Poiché non avevo trovato niente di utile su internet, ricorsi alla mia ispirazione e diffonderò qui il metodo. Se uno osserva un triskele come questo, nota che di base non sono altro che tre archi sovrapposti. Per cui facile, faccio i tre archi intersecati, risultato uno schifo. Per cui, osserva che ti riosserva, ho trovato il fulcro del disegno, il triangolo al centro!
Ovviamente se uno vuole un triskele equilatero il triangolo al centro dovrà anch’esso essere equilatero.


Da qui comincia la piccola lezione per disegnare un triskele equilatero:

Punto1) Disegnare il triangolo equilatero:

Tracciate un segmento AB, considerate che la larghezza del disegno sarà 5,5 volte la lunghezza di questo disegno. Puntate il compasso in A con ampiezza AB e fate un cerchio. Puntate il compasso in B con ampiezza BA e fate un cerchio. L’incrocio tra le due circonferenze sarà il terzo vertice del triangolo equilatero ABC.



Punto 2) Facciamo gli assi

Con una riga segnate la metà di ognuno dei tre spigoli del triangolo, quindi AB/2; BC/2; AC/2;
Adesso unite questi punti con il vertice del triangolo opposto ad ogni spigolo, come da disegno tali linee dovranno essere almeno un po’ più lunghe di due volte il segmento iniziale AB.




Punto 3) Adesso andiamo a fare i tre archi:

Aprite il compasso con un apertura pari al diametro del cerchio con raggio AB, adesso dobbiamo trovare il punto, sui tre assi che abbiamo fatto prima, tale che puntando lì il compasso, il pennino tocchi i due vertici dello spigolo del triangolo da cui l’asse ha origine. Trovati questi tre punti, nel disegno x, y e α, tracciamo i tre semicerchi.

Abbiamo così fatto il triskele a linea singola.

Se vogliamo aumentare l’affilatura delle “foglie” del triskele basterà aumentare l’apertura del compasso e trovare i soliti punti sugli assi che saranno un pò più lontani degli attuali x,y,α. Riduciamo lì’ampiezza per farlo invece più cicciotto.

Punto 4) La doppia linea ed il cerchio:


Basta rifare i tre archi di prima puntando sempre in x,y e α con un apertura di compasso maggiore, a seconda di quanto volete spesso il bordo.
Se volete aggiungere il cerchio basterà puntare il compasso al centro del triangolo equilatero originario, che peraltro avete già trovato nell’incontro dei tre assi (che sono pure le bisettrici), nel disegno l’ho identificato con γ.



Poi per la simbologia, ci sono fin troppe pagine scritte.